lunedì 22 dicembre 2008

CERCANDO L'EQUAZIONE...

Spesso capiterà ai lettori (pochi) di questo Blog di non capire il nesso tra titolo e testo...ed io non sempre lo spiegherò perchè son convinta che il fascino delle parole debba restare inviolato, almeno in parte. "Cercando l'equazione..." potrebbe essere il tentativo di ritrovare la strada del ritorno oppure quello di lanciarsi alla ricerca di qualcosa di non troppo ovvio. Il mio mondo fantastico è sempre stato popolato da personaggi inusuali, ho sempre amato molto il cinema e i libri illustrati o le fotografie. Il mio canale preferenziale di percezione della realtà è la vista. La mia memoria è quasi solamente visiva e i miei sogni sono un pandemonium d'immagini! E più vedo e più immagino!...sembra comunque che questa stimolazione del canale visivo abbia effetto su tutte le persone che amano l'arte e con esse i registi. Uno di questi, tra i miei preferiti è David Lynch.



Ma torniamo a noi. Recentemente ho incontrato, virtualmente, uno dei pittori italiani di maggior talento ed anche uno di quelli che preferisco...si tratta di Saturno Buttò. Artista veneto di cui avevo ammirato alcuni lavori preparati per When the Saints a cura di Piermario Ciani ma che allora -era il 2005- non considerai a fondo perchè semplicemente non era il momento. ;-) Ebbene, di S. Buttò come artista, mi ha colpito praticamente tutto! Ho letto le interviste ho ripercorso la storia della sua evoluzione artistica e mi sono ripromessa di visitare quanto prima il suo atelier (se possibile) o la galleria a Bibione. In particolare da un'intervista del 2003 a P. Dell'Aquila Saturno Buttò spiega "... M'interessa il corpo, il ritratto e le implicazioni psicologiche, voglio evidenziare la parte inquieta della personalità dei miei modelli e voglio arrivare prima possibile al compimento dell'idea che ho in mente, anche in termini tecnici. " ed inoltre " La rivelazione l'ho avuta poco più tardi, quando all'Accademia ho scoperto le avanguardie più recenti… pur leggendo tra gli altri Freud e Jung, la mia iniziazione artistica la devo alla conceptual art, alla minimal art, alla land art e soprattutto alla body art di Gina Pane. Per la prima volta ho avuto la consapevolezza che il corpo umano sarebbe stato il tema dominante della mia futura ricerca. Dapprima preoccupato per il dubbio che la pittura tradizionale come mezzo di espressione fosse inadeguato (soprattutto negli anni '70). Poi anno dopo anno sempre più convinto che avrei potuto unire la tradizione classica ai temi attuali. Privilegiando una linea (in termini di contenuti) che evidenziasse l'aspetto inusuale nel trattare la figura ed il ritratto, libera da condizionamenti e tabù."















E dunque, questo artista si è inoltrato in una selva oscura dalla quale ha portato a termine una delle serie più belle di lavori che l'arte italiana contemporanea potesse produrre.
Vi invito a vistare il suo sito personale :SATURNO BUTTO'

Nessun commento:

Posta un commento